La rivolta mediatica della terra di Calabria contro Antonello Venditti!

6 10 2009

 Antonello Venditti:  “DIO, PERCHE’ HAI FATTO LA CALABRIA? IN SICILIA C’E’ LA CULTURA, IN CALABRIA NIENTE DI NIENTE…”VENDITTI

E’ bastato un video postato su youtube dalla redazione online strilltv.it, una redazione online con sede legale a Reggio Calabria che riporta news dalla Calabria e da alcune zone della Sicilia, per suscitare il disprezzo di una Regione intera nei confronti del cantante  romano Antonello Venditti. I fatti risalgono all’Agosto del 2008 molto probabilmente all’interno del  concerto del 12 agosto a Marsala (Tp) che segue il concerto di Catanzaro dell’8 agosto. Nel corso del concerto siciliano l’artista , introduce un suo pezzo esternando parole di disprezzo nei confronti della Calabria, che per l’appunto lo aveva accolto la settimana precedente, in una serata andata storta per il cantante che, avrebbe  “steccato” sulle note di alcune sue canzoni, in base a quanto riportato da  molti presenti allo stesso evento. Qualunque siano stati i motivi, queste sue elucubrazioni pubbliche non sono in alcun modo giustificabili. Soprattutto stona il fatto che a  parlare di assenza di Cultura è un promotore di Cultura. In effetti il suo mestiere, permette di arrivare prima di altri al cuore della gente di innescare circuiti positivi nelle loro coscienze e nelle loro menti. Quindi quello che rappresenta un risvolto positivo della nostra società ha finito per trasformarsi con inutili e sterili frasi in un vergognoso atto di denigrazione sociale, nei confronti soprattutto di una terra che per l’appunto lo aveva ospitato riservando tutti gli onori alla sua storia musicale. La Calabria purtroppo vive una condizione di perenne arretratezza dovuta in primo luogo ad una classe politica inadeguata e non rispondente a pieno ai bisogni della sua gente ed in secondo luogo alla mancanza nella stessa gente di Calabria di quelle forme di emancipazione rispetto a forme arcaiche radicate nel proprio tessuto sociale. Quello che è assente non è la Cultura in senso proprio, associabile a elementi quali storia e  tradizioni, legati in modo stretto alle opere di personaggi del calibro di Pitagora, Cassiodoro, B. Telesio, T. Campanella, C. Alvaro etc. Quello che è senz’altro deficitario nei calabresi forse, è la mancanza di fare propri gli insegnamenti del passato, non riuscendo a trasformare la propria storia e la propria cultura in basamento per il proprio vivere quotidiano. Si può discutere o meno sulle forme di investimento culturale dei singoli calabresi e dell’impegno profuso nel rendere la propria Regione ancora più vivibile, ma è alquanto restrittivo e falso definirla una terra senza Cultura. Quello che sta accadendo sul social network più utilizzato dagli utenti, ovvero facebook, si traduce in una forma di orgoglio che si rispolvera quando si colpisce negativamente la terra delle proprie radici, che si può pur criticare ma si ama a prescindere. Il “povero” Venditti non avrà tenuto conto, o forse sottovalutato, le potenzialità offerte dai nuovi media che, hanno trasformato una stupida frase in una enorme protesta di popolo ringalluzzita e, amplificata soprattutto grazie alla “rete”.  Per lo stesso cantante, la protesta va a levarsi proprio nel giorno dell’uscita di un  suo nuovo singolo nelle radio Un cattivo esordio dunque, per un artista che forse venderà qualche disco in meno ma che è sempre in tempo di riequilibrare il suo rapporto con l’orgogliosa Gente di Calabria con un semplice “CHIEDO SCUSA”.

Gruppo di protesta su facebook